16: Malattia del rene policistico

La malattia del rene policistico autosomico dominante (Autosomal Dominant Polycystic Kidney Disease, ADPKD) è la più comune malattia renale genetica o ereditaria ed è caratterizzata dalla crescita di numerose cisti nei reni. Si tratta della quarta causa principale di malattia renale cronica e la formazione di cisti può interessare anche altri organi quali fegato, cervello, intestino, pancreas, ovaie e milza.

Qual è l’incidenza di malattia renale policistica (PKD)?

Kidney and its Function in Italian Language

L’incidenza mondiale di PKD autosomica dominante è di circa 1 persona su 1000; la malattia colpisce in ugual misura maschi e femmine senza distinzione di razza. Circa il 5% dei pazienti con malattia renale cronica che richiedono il ricorso alla dialisi o al trapianto di rene sono affetti da PKD

Come viene danneggiato il rene in pazienti con PKD?

  • Nella PKD autosomica dominante si osservano raggruppamenti multipli di cisti (sacche piene di fluido) in entrambi i reni.
  • Le dimensioni delle cisti nella PKD sono variabili (il diametro varia dalle dimensioni di una testa di spillo ad almeno 10 centimetri).
  • Con il tempo le dimensioni delle cisti aumentano comprimendo e danneggiando lentamente il tessuto renale sano.
  • Questo danno comporta ipertensione, perdita di proteine nelle urine e riduzione della funzione renale, effetti che conducono all’insufficienza renale cronica.
  • Nel lungo periodo (dopo anni) l’insufficienza renale cronica peggiora e progredisce ad insufficienza renale cronica terminale, che richiede in ultima analisi il ricorso alla dialisi o al trapianto di rene.

Sintomi

Sintomi di PKD

Molte persone con PKD autosomica dominante vivono diversi decenni senza sviluppare sintomi. Di fatto, nella maggior parte dei pazienti i sintomi compaiono dopo i 30-40 anni. I segni e sintomi comuni della PKD sono:

  • Pressione arteriosa elevata.
  • Dolore lombare, dolore al fianco su uno o entrambi i lati del corpo e/o gonfiore addominale.
  • Senso di ingombro nell’addome.
  • Presenza di sangue o proteine nelle urine.
  • Infezioni ricorrenti delle vie urinarie e calcoli renali.
  • Sintomi della malattia renale cronica dovuti alla perdita progressiva della funzione renale.
  • Sintomi dovuti alla presenza di cisti in altri organi quali cervello, fegato ed intestino ecc.

Le complicazioni che possono verificarsi in un paziente con PKD includono aneurismi cerebrali, ernie della parete addominale, infezioni delle cisti epatiche, diverticoli del colon e valvulopatie cardiache. Circa un paziente su 10 con PKD sviluppa un aneurisma in un’arteria cerebrale, ovvero un rigonfiamento dovuto all’indebolimento della parete del vaso. Gli aneurismi cerebrali possono provocare emicranie e presentano un rischio di rottura del vaso sanguigno interessato, effetto che può causare un ictus o anche la morte.

Ogni persona con PKD sviluppa insufficienza renale?

No. L’insufficienza renale non si verifica in tutti i pazienti con PKD. In particolare, il 50% circa va incontro a insufficienza renale entro i 60 anni, mentre circa il 60% entro i 70 anni. Il rischio di sviluppare la malattia renale cronica è più elevato nei pazienti di sesso maschile e nei casi di esordio della malattia in giovane età, alta pressione arteriosa, presenza di proteine o sangue nelle urine e maggiori dimensioni dei reni.

La pkd è la più comune malattia renale ereditaria rappresenta la quarta causa principale di malattia renale cronica

Diagnosi

Diagnosi di PKD

Gli esami eseguiti per diagnosticare la PKD autosomica dominante includono:

  • Ecografia dei reni : Questo è l’esame più comunemente impiegato per diagnosticare la PKD in quanto è affidabile, semplice, sicuro, indolore e poco costoso.
  • Tomografia computerizzata o risonanza magnetica nucleare : Questi esami sono più precisi ma costosi e possono rivelare la presenza di piccole cisti che non sarebbero diagnosticate tramite un esame ecografico.
  • Screening familiare : La PKD è una condizione ereditaria in cui ciascun figlio di un individuo affetto ha il 50 percento di probabilità di sviluppare la malattia. Pertanto, sottoporre a screening i familiari di un paziente favorisce una diagnosi precoce.
  • Esami per valutare l’effetto della PKD sul rene : L’esame delle urine viene effettuato per rivelare la presenza di sangue o proteine nelle urine mentre il dosaggio della creatinina sierica consente di valutare e monitorare la funzione del rene.
Dolori ai fianchi, dolori addominali e presenza di sangue nelle urine intorno ai 40 anni costituiscono la presentazione più comune di pkd

  • Diagnosi accidentale : La PKD può essere diagnosticata nel corso di controlli medici di routine o durante un esame ecografico eseguito per altri motivi.
  • Analisi di associazione genetica : E’ un esame molto specializzato che viene eseguito su campioni di sangue per individuare all’interno di un nucleo familiare i portatori delle alterazioni genetiche responsabili della PKD. Questo esame dovrebbe essere eseguito solo se le metodiche di immagine non mostrano alterazioni. Poiché si tratta di un test disponibile solo in pochissimi centri ed è molto costoso, viene impiegato raramente per scopi diagnostici.

Quali familiari dei pazienti con PKD dovrebbero essere sottoposti a screening per la malattia?

I fratelli, le sorelle ed i figli di pazienti con PKD dovrebbero essere sottoposti a screening per la malattia. Inoltre, anche i fratelli e le sorelle di pazienti che hanno trasmesso la malattia ai propri figli dovrebbero essere sottoposti a screening.

Tutti i figli dei pazienti con PKD rischiano di sviluppare la malattia?

No. La PKD autosomica dominante è una malattia ereditaria in cui se la madre o il padre sono affetti, i figli hanno una probabilità del 50 percento di sviluppare il disordine.

La pkd è una malattia renale ereditaria pertanto andrebbe considerata la possibilità di sottoporre a screening i familiari adulti dei pazienti

Prevenzione

Prevenzione di PKD

Non sono attualmente disponibili trattamenti capaci di prevenire la formazione delle cisti nella PKD. Tuttavia, sottoporre a screening i familiari dei pazienti ed effettuare una diagnosi precoce prima che la malattia inizi a progredire comporta numerosi vantaggi. In particolare, una diagnosi precoce e un controllo rigoroso della pressione arteriosa rallentano lo sviluppo o il peggioramento dell’insufficienza renale. Inoltre, cambiamenti dello stile di vita e della dieta possono avere un effetto reno- e cardio-protettivo nei pazienti con PKD. Il principale svantaggio dello screening è costituito dal fatto che la consapevolezza di essere affetti dalla malattia può generare apprensione anche in una fase in cui i sintomi non si sono ancora manifestati e non è necessario alcun trattamento.

Perché non è possibile ridurre l’incidenza di PKD?

Generalmente la PKD viene diagnosticata intorno ai 40 anni. Poiché la maggior parte delle persone ha già avuto figli prima di questa età, non è possibile prevenire la trasmissione della malattia alle generazioni successive, se la diagnosi è accidentale all’interno della famiglia.

Il trattamento è finalizzato a ritardare la progressione della malattia renale cronica e a trattare infezioni renali, calcoli e dolori addominali

Trattamento

Trattamento di PKD

La PKD è una malattia non curabile ma richiede trattamenti. Perché?

La PKD è una malattia per ora non curabile ma richiede trattamenti:

  • Per proteggere i reni e ritardare la progressione della malattia renale cronica verso l’insufficienza renale terminale prolungando in questo modo la sopravvivenza del rene.
  • Per controllare i sintomi e prevenire le complicazioni.

Importanti misure nel trattamento di PKD:

  • Il paziente rimane asintomatico e non richiede alcun trattamento per molti anni dopo che la malattia viene diagnosticata. Questi pazienti richiedono visite mediche di controllo e monitoraggi periodici.
  • Controllare rigorosamente la pressione arteriosa consente di rallentare la progressione della malattia renale cronica.
  • Controllare il dolore mediante farmaci che non danneggiano il rene (meglio evitare aspirina e acetaminofene). Nella PKD il dolore cronico o ricorrente si manifesta a causa dell’espansione delle cisti.
  • Trattare tempestivamente e adeguatamente le infezioni delle vie urinarie mediante una terapia antibiotica appropriata.
  • Trattare precocemente le calcolosi renali.
  • Assumere fluidi in abbondanza, a condizione che la persona non presenti gonfiore, aiuta a prevenire le infezioni delle vie urinarie ed i calcoli renali.
  • Trattare adeguatamente le alterazioni metaboliche associate alla malattia renale cronica, come è stato discusso nei Capitoli 10-14.
  • In pochissimi pazienti il drenaggio chirurgico delle cisti può essere indicato a causa di dolore, sanguinamenti, infezioni o ostruzioni.

Quando un paziente con PKD dovrebbe contattare un medico?

Il paziente con PKD dovrebbe contattare immediatamente un medico se sviluppa:

  • Febbre, dolore addominale improvviso o colorazione rossa delle urine.
  • Emicranie severe o ricorrenti.
  • Lesioni accidentali al rene ingrossato.
  • Dolore toracico, inappetenza severa, vomito severo, debolezza muscolare severa, confusione, sonnolenza, incoscienza o convulsioni.
Pazienti con pkd ma asintomatici possono non richiedere alcun trattamento per molti anni dopo che la malattia è stata diagnosticata